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Messaggi : 114 Data d'iscrizione : 21.03.12 Età : 67 Località : Pesaro
| Titolo: INIZIAZIONE 3 PARTE parte A :COSA è CHE DEVE INIZIARSI Ven Nov 01, 2013 6:22 pm | |
| Terza parte :parte A 3:A Cos’è che deve iniziarsi Di Nikas (Argomento sul percorso iniziatico ermetico) Cosa è che deve iniziarsi. Domandiamo in giro nel mondo esoterico,ti diranno:il discepolo,l’uomo,qualcuno che inizia. Ma chi è veramente che inizia? L’uomo,il discepolo o qualcos’altro? In poche parole diciamolo chiaramente: è quella parte intima,segreta e nascosta della nostra personalità che aspira a essere tutt’uno,ossia la coscienza,mentale,la coscienza spirituale e la coscienza animica che vogliono sotto la spinta della Volontà d’Essere : essere una sola coscienza pensante e consapevole che attualmente agisce e prende possesso della coscienza ordinaria. Quando è giunto a questo punto,l’iniziando è consapevole per via di una conoscenza acquisita non quella abitudinale ma per via interiore è arrivato alla consapevolezza di unificare le coscienze rifratte dalla coscienza universale virtuale in una e unica sola coscienza quella assoluta. Per comprendere questo dobbiamo iniziare da capo,da principio delle origine del tutto vuoi dell’universo virtuale ;vuoi dell’universo reale che fa capo alla coscienza dell’Assoluto Dio.
Proprio per maturata esperienza e sviluppata capacità intuitiva l’iniziando è ad un punto in cui deve graduare la sua consapevolezza d’essere,e quindi ciò che adesso diremo andrà a toccare quella sua altra intima natura detta brama che come un dio personale e nascosto dietro la sua vera natura tutto vuole e nulla vuole perdere,ma tutto a discapito del neofita che lo ospita. Innanzitutto diremo cose che possono toccare la delicatezza questione del Dio,dei santi,della chiesa e di tutto quanto brama ha circoscritto,costruito e caratterizzato il nostro valore etico morale e religioso. Tutto ciò andrà a scolpire un punto della coscienza ordinaria retta da brama che potrà far del male a brama riversando il suo dolore alla percezione esterna della nostra coscienza ordinaria. Cose che essa brama non accetta e neanche fa accettare allo sprovveduto che la nutre. Ma tutto questo non è altro che un tastare la condizione di percezione del mistero e della consapevolezza del se conseguito dall’iniziando. Ora ciò che diremo se sarà inteso nel giusto senso darà luce e fortezza a chi l’avrà percepito il messaggio,ma darà ripudio e scandalo a chi non è arrivato alla giusta maturazione di consapevolezza della propria coscienza sul cammino dell’iniziazione ermetica. Per cui sarà come di avviso di abbandonare tutto e ritentare la prossima incarnazione quando sarà raggiunto il grado di maturazione. Certo che questo non vale solo per chi ha sempre camminato sul sentiero della fede e della mistica,ma questo vale anche per tutti coloro che si sono sempre nutrito di esoterismo inebriandosi della bellezza dei gradi e dei rituali di ordini e società iniziatiche. Ce ne sono per tutti,ma solo quei pochi possono raggiungere a percepire l’arcano che poi arcano non sarà dal momento che chiariremo tutto in linguaggio più semplice per quanto ci è possibile. fine terza parte: parte A leggere attentamente in quanto è già pronta anche la 3parte parte B Nikas | |
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Ale
Messaggi : 56 Data d'iscrizione : 09.06.12 Età : 54 Località : Napoli
| Titolo: Re: INIZIAZIONE 3 PARTE parte A :COSA è CHE DEVE INIZIARSI Sab Nov 02, 2013 10:17 pm | |
| Appercezione Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. ...Il termine appercezione sta a indicare una forma particolare di percezione mentale, che si distingue per chiarezza e consapevolezza di sé. Fu introdotto dal filosofo Leibniz per definire la "percezione della percezione", ossia la percezione massima perché situata al più alto livello di autocoscienza. In Kant è nota altrimenti come "Io penso".
anzi, sempre dopo la monade...
Secondo Leibniz (autore di monadologia e filosofo...), la capacità di pensare e di rappresentarsi il mondo non appartiene esclusivamente alla vita cosciente, ad esempio agli uomini o agli animali superiori. Anche la realtà apparentemente inanimata, come la materia, ha una sua vita nascosta, fatta di piccole percezioni, che rimangono avvolte nell'oscurità e nell'incoscienza. Persino al più infimo livello dell'essere non c'è mai assenza totale di una qualche attività pensante. Non esiste una realtà che sia priva di pensiero; esistono semmai infinite gradazioni di pensiero, da quello più confuso a quello più chiaro e distinto, nel quale si ha appunto l'appercezione. L'essere risulta così strutturato in un'infinità di sostanze o monadi, ognuna delle quali è un "centro di rappresentazione", vale a dire un centro di forza, dotato di un'energia spirituale che consiste in una particolarissima e individualissima prospettiva sul mondo.
qui c'è di più http://it.wikipedia.org/wiki/Appercezione
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