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 LA CREAZIONE DAL NULLA

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MessaggioTitolo: LA CREAZIONE DAL NULLA   LA CREAZIONE DAL NULLA EmptyGio Gen 23, 2014 5:56 pm

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La formula della creazione dal nulla era, nella teologia razionale del tardo rabbinismo, come intesa a preservare la libertà del Dio creatore, la cui creazione non è più lotta né crisi, né tanto meno fatalismo mitico, bensì libero atto d’amore. I cabalisti affrontano con audacia interpretativa il primo versetto della Torah, Bereshit barà Elohim,“in principio Dio creò”, e lo spiegano come se significasse “per mezzo del principio ( bereshit ), cioè di quell’essenza conosciuta come Sophiadivina, creò (barà, soggetto: quel nascosto Nulla) la sua emanazione, Dio (Elohim).
Così quest’ultima parola costituisce l’oggetto, e non il soggetto della proposizione! Elohim è il nome di Dio, che garantisce la stabilità della creazione in quanto in lui il nascosto soggetto (Mi) e il nascosto oggetto (Eleh) si congiungono in perenne unità (per la gematria, le parole ebraiche Mi ed Elehhanno le stesse consonanti del nome Elohim).
Elohim è il nome che viene dato a Dio dopo che il soggetto e l’oggetto si sono separati, ma nel quale l’abisso della creazione è continuamente superato e colmato. Il mistico Nulla, che precede la frattura dell’idea primordiale nel pensante e nel pensato, per i cabalisti non è un soggetto reale.
La contemplazione umana può indugiare in perpetuo nei gradi inferiori delle manifestazioni divine; ma il grado più alto della meditazione, quello della visione di Dio come mistico Chi (Mi), come soggetto del processo cosmico, può essere colto solo da un improvviso raggio di luce intuitiva, “come il gioco dei raggi del sole su uno specchio d’acqua”(Scholem, 1982). Non è possibile acquisire una conoscenza religiosa di Dio del tipo più alto se non mediante la contemplazione della relazione tra Lui e la creazione. Dio in se stesso, l’Essenza assoluta, trascende ogni conoscenza speculativa e ogni unione mistica.

La Qabbalah assume un agnosticismo mistico, vicino alle posizioni del neoplatonismo. Questo aspetto inconoscibile del divino è espresso dai cabalisti della Provenza e della Spagna col termine Ein-Soph(Senza Fine). E’ questa un’ipostatizzazione che nei contesti relativi a Dio e al Suo pensiero, che “si estende senza fine” (le-ein soph oad le-ein soph) tratta la locuzione avverbiale come un sostantivo e lo usa come termine tecnico. Ein- Sophè la perfezione assoluta, in cui non vi sono distinzioni e differenziazioni, e perfino volizione, secondo alcuni. Non si rivela in un modo che renda possibile la conoscenza della sua natura, e non è accessibile neppure al pensiero più interiore del contemplativo. Solo tramite la natura finita di ogni cosa esistente, tramite l’esistenza attuale della creazione, è possibile dedurre l’esistenza di Ein-Sof quale prima causa infinita (Scholem, 1974).

La creazione del mondo non è altro che l’aspetto esteriore di un movimento interno, e probabilmente eterno, che ha luogo in Dio stesso. Il più profondo dei processi teosofici, che comprende in sé il problema della creazione e della rivelazione, è rappresentato dalla conversione dal nascosto Ein- Soph alla creazione. Questa conversione può essere concepita come l’improvviso e intimo movimento che fa irrompere all’esterno e esteriorizzarsi la divinità prima ripiegata in se stessa, all’inizio irradiando il suo essere e la sua luce solo all’interno, e trasforma l’Ein- Sophe la sua ineffabile pienezza nel Nulla (Ayin).

In realtà, non vi è differenziazione dal primo passo di Dio verso la creazione, o almeno, tale passo non può essere descritto in senso quantitativo e può essere descritto solo come Nulla. Ein- Soph che si rivolge verso la creazione si manifesta come ayin-ha-gamur(completo nulla), vale a dire, Dio che è chiamato Ein- Sophrispetto a se stesso, è chiamato Ayinrispetto alla sua prima autorivelazione. Percorrendo il raggio di creazione in senso opposto, dal molteplice all’Uno (raggio di evoluzione) il Nulla è la barriera che all’interno dell’uomo si oppone alla facoltà intellettuale umana quando raggiunge i limiti della sua capacità, la barriera estrema tra essa e l’unione col divino.

Questo misterioso nulla rappresenta l’abisso che è visibile nella manchevolezza di ogni essere. In ogni cambiamento della realtà, in ogni mutamento di forma, in ogni transizione di una cosa da uno stato a un altro, questo abisso del Nulla viene nuovamente attraversato e si manifesta in un momento mistico; nessuna cosa può trasformarsi senza entrare in contatto con questa regione dell’irrelato, del puro essere, che il mistico chiama col nome di Nulla.[/justif

Nikas
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MessaggioTitolo: Re: LA CREAZIONE DAL NULLA   LA CREAZIONE DAL NULLA EmptyDom Gen 26, 2014 11:08 pm

...Elohim è il nome che viene dato a Dio dopo che il soggetto e l’oggetto si sono separati, ma nel quale l’abisso della creazione è continuamente superato e colmato. Il mistico Nulla, che precede la frattura dell’idea primordiale nel pensante e nel pensato...
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Waira




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MessaggioTitolo: Re: LA CREAZIONE DAL NULLA   LA CREAZIONE DAL NULLA EmptyLun Gen 27, 2014 3:02 pm

Il Nulla presuppone mancanza di consapevolezza ? O forse uno stadio in cui il fare diventa superfluo ?

Se il cambiamento che avviene dentro di noi non e' consono alla nostra natura, parlo del cambiamento che non e' dato dalla Luce, ma da cio' che vive di oscuro intorno all'esser e umano... quel momento di separazione , luogo dove tutto puo' infiltrarsi ...un Nulla che puo' durare un ' eternita' perche altrimenti sarebbe virare dello stesso imput che ci viene dato dall'Energia che tutto muove nella sua perfezione.
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MessaggioTitolo: Re: LA CREAZIONE DAL NULLA   LA CREAZIONE DAL NULLA EmptyMer Gen 29, 2014 6:52 pm

WAIRA ha scritto:

Il Nulla presuppone mancanza di consapevolezza ? O forse uno stadio in cui il fare diventa superfluo ?

Se il cambiamento che avviene dentro di noi non e' consono alla nostra natura, parlo del cambiamento che non e' dato dalla Luce, ma da cio' che vive di oscuro intorno all'esser e umano... quel momento di separazione , luogo dove tutto puo' infiltrarsi ...un Nulla che puo' durare un ' eternita' perche altrimenti sarebbe virare dello stesso imput che ci viene dato dall'Energia che tutto muove nella sua perfezione.

dipende dal nulla che intendi: c'è il Nulla di cui abbiamo menzionato nel forum di Alchimia che è lo stato divino che precede la Coscienza e da questa la creazione o tutto. questo Nulla è uno stato puramente spirituale che i buddhisti chiamano VACUITA',ossia il riposo e la beatitudine interiore ove non si richiede esperienze,ne conoscenza ne altro,in quanto stato essenziale di vita e di cui è la stessa vita,la Completezza o Incoscienza Beata dove non necessita di Coscienza. è la Luce e il Buio Santo prima di essere Coscienza ma che contiene Tutto per ogni futura manifestazione di Coscienza e dal momento che diventa tale necessita; di conoscersi,osservarsi,imparare e fare esperienze nelle cose che crea,appunto versando tutto se stesso in queste cose,alla fine poi imparato e conosciuto come è anche attraverso le esperienze nelle cose create ritornerà come un cerchio che si chiude alla fonte di Nulla; Beatitudine.

ciò che tu fai non diventa mai superfluo. se tu ragioni con la tua parte inferiore vedi le cose personale e che ti appartengono vivendo in esse esperienze pensando di fare tutto ciò in base alla tua individualità,potrai dualizzarti nelle cose che fai alla fine sono solo esperienze superflue. ma se tu inizia a prendere consapevolezza di coscienza divina,cioè non sei tu che vivi ma è la coscienza dell'assoluto che attraverso la tua compie la sua esperienza in questo mondo per quelle cose che sopra abbiamo detto,allora tutto diventa logico e non superfluo.




Se il cambiamento che avviene dentro di noi non e' consono alla nostra natura, parlo del cambiamento che non e' dato dalla Luce, ma da cio' che vive di oscuro intorno all'essere umano... (qui non devi fare confusione: il nostro cambiamento avviene sempre per dirette esperienze di vita che fai. anche se soffri e sei nella prigione di forze oscure,stai acquisendo conoscenza ed esperienze vitali e reali che appartengono esclusivamente alla tua natura. non perchè siamo continuamente attaccati da demoni ci induce ad essere condannati. le azioni dei demoni,sono azioni e esperienze della loro natura e non della nostra. la nostra natura anche quando è vincolata a violenze esteriori comunque continua la sua esperienza di luce che è personale. prendi l'esempio dei santi della chiesa,quelli che per tutta la vita sono stati continuamente sotto attacco di demoni,eppure proprie simili esperienze li hanno portato alla fine ad avere una maggior maturazione e consapevolezza della loro divinità interiore. forse questo è quello che manca a te. mancanza di consapevolezza che sei una natura divina,e che tutto il male che ricevi debba diventare pane esperienziale per il potenziamento interiore della tua divinità. il male che subisci è reale si: ma sono azione che tu non compi ma che subisci e qui è il vantaggio tuo rispetto a chi ti fa del male,in quando sono azione loro contro di te che alla fine sono loro che devono rendere giustificazione per la loro degradata azione.
non pensare che loro la passano liscia,la tua anima sebbene continuamente sotto attacco è consapevole di essere Coscienza,e sa che ha il potere di poterli distruggerli in un attimo. ma sa anche che tu coscienza umana non hai trovato il dialogo con lei o fusione di coscienze per agire all'unisono contro i demoni. ma al di là di questa mancanza,non certo perderai la tua battaglia finale,ciò che è di Essenza Reale in te alla fine vincerà.
)


quel momento di separazione , luogo dove tutto puo' infiltrarsi ...un Nulla che puo' durare un ' eternità' perche altrimenti sarebbe virare dello stesso imput che ci viene dato dall'Energia che tutto muove nella sua perfezione. (quel momento è la loro forza,non perchè siano forti ma: perchè sanno che tu non puoi evitare la separazione ,non sai come evitare quel momento di separazione dove per loro è un canale che fluiscono tutte le loro cupidigie. come un buco nero si lasciano trascinare da questa tua gravitazionale interiore passando nella tua regione fisica animica(non anima) mescolando e rimescolando creando per loro nuovi composti ma che alla fine per loro è solo un gioco,un cattivo gioco fatto per loro intima tendenza caratteriale di natura oscura. certo è che il terrore,la paura,l'ansia hanno sempre maggio durata rispetto alle belle cose che durano sempre poche. comunque,questo tuo nulla esistenziale è mancanza di applicazione che sa di potenza,mancanza di fiducia in se stessi e nel non saper ,o volere,o riuscire ad applicare un po di Acciaio di Volontà,capace di smuover le acque caotiche della tua sostanza intima fatta di volontà e ragione,di spirito e anima,che assieme devono cooperare per partorire quella luce che tanto ti manca. )

Nikas
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Waira




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MessaggioTitolo: Re: LA CREAZIONE DAL NULLA   LA CREAZIONE DAL NULLA EmptyGio Gen 30, 2014 9:44 am

MENTRE L'UOMO UTILIZZA IL SUO TEMPO A CERCARE, A TROVARE LOGICHE ACCOMODANTI O NO , SPAZI di coscienza DOVE COLLOCARSI IN UN ACCETTAZIONE DI QUESTA VITA , le ossa del mio volto, del mio corpo vengono distrutte, non c'e' difesa, non c'e' possibilita' di fermare questo tutto. tutto e' orribile , non puoi difendere chi ami e non puoi difenderti...

oltre le tante parole , nella Bibbia ci sono due righi che spiegano tutto...." misero l'uomo che conosce l'invidia del demonio "...
non e' l'opponente, o il parassita, o memorie malvage di un vissuto nazista ...e' il cosmo nella sua consapevolezza che ruota inversamente all'imput vitale, e' la consapevolezza del mondo , l'anima dell'umanita' utilizzata per la distruzione, il Male...che pochi possono vedere nella sua sottile elaborazione ...e' il velo , dono della misericordia divina che viene strappato, e' la terra che risvegliata da un movimento ancestrale sotterraneo perde la sua evoluzione....e' il male che cammina con la bellezza che fa accettare , e' la responsabilita' dell'uomo che ingannata partecipa a questo gioco...." entrera' in Gerusalemme l'Anticristo" parlera' parole di pace, avra' il mio stesso Volto, ma non saro' IO "
Un abbraccio ..se vale

W.
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