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 INIZIAZIONE: 2/P l'essenza dell'iniziazione

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MessaggioTitolo: INIZIAZIONE: 2/P l'essenza dell'iniziazione   INIZIAZIONE: 2/P  l'essenza dell'iniziazione EmptyMer Ott 23, 2013 4:14 pm


Seconda parte
2. Essenza iniziatica
Di Nikas
(Argomento sul percorso iniziatico ermetico)

Abbiamo visto l’immagine che si aveva dell’iniziazione fino a pochi decenni fa. Quasi medievali,maghi streghe stregoni,affioravano anch’essi in una immagine sacra e sacrilega sconosciuta al profano quali degli ordini iniziatici. Maghi della rosacroce e di tanti altri ordini affiancati da donne streghe anch’esse partecipanti passive del solare maschio. Quanti di essi con titolo nobiliari e di alti gradi vivevano da parassiti a spese dei discepoli e di chi li ospitava. Volumi e volumi hanno scritti del grande mistero della magia iniziatica. Non facciamo nomi,anche perché fra essi vi erano veri maestri dell’ermetismo che facilmente si potrebbero confonderli con i falsi.

L’intero iter iniziatico è stato da loro monopolizzato e controllato. Attribuendo l’iniziazione solo con la partecipazione a qualche ordine. Un ordine dei tanti per tanti maghi esistenti. Solo pochi,pochissimi hanno dato l’immagine fedele dell’iniziazione. L’ermetismo alchemico,cabalistico,quello puro è stato velato da genuini adepti sotto simbologia che racchiude le facoltà trascendentali,archetipi delle qualità umane al momento del risveglio,dell’illuminazione. Questa simbologia poi è stata trasportata negli ordini dividendoli in gradi corrispondenti all’operazione alchemica,velata col nome di iniziazione ermetica. Ma quale iniziazione ermetica si ha avuto nei discepoli se non una confusione e mai opera raggiunta dagli stessi discepoli. Si è ottenuta così un ubriacatura di forze incontrollabili di enti e forze soprasensibili,parassiti degli stessi e protettori dell’ordine. Anche avvenendo un passaggio di gradi da quelli inferiori a quelli superiori,mai in questi discepoli si verificò la trasmutazione da uma-animale a homo-umano. Ma non sarebbe mai potuto accadere questo,in quanto il demone personalizza e caratterizzava l’ordine e i suoi membri nel suo carattere,nella sua corrente famelica vampirica,di cui molti hanno perso oltre le proprie ricche o povere possibilità economiche,anche le poche facoltà psichiche che possedevano cadendo in un baratro di schizofrenia totale.

Ma l’intera vera conoscenza iniziatica rimasta velata e sconosciuta da questi è potuta passare sottile senza essere disturbata,perché l’iniziazione pura è visibile allo stesso tempo per le anime predisposte,ma allo stesso tempo invisibile da chi è tratto dall’invisibile e dall’occulto,dal fascino dell’ordine e del mistero della segretezza,e di tutta la sua ritualogia,dal simbolismo e dagli intrallazzi che si fanno dentro a porte chiuse.
Ma il vero professore della materia,della scienza dei magi ha continuato a insegnare liberamente ai suoi discepoli attraverso un processo di induzione e di captazione senza che si sia stato veramente un contatto fisico e visibile tra loro. Senza una avvenuta iscrizione e matricolazione. Gli scritti,i libri da essi pubblicati o no,sono giunti ai predisposti anche nella piccola parte di interesse,nel senso che solo alcuni capitoli,o piccoli frammenti rivelati e percepiti dall’iniziando son bastati per indurlo sulla retta strada:la via,ciò che in oriente mondo del buddhismo chiamano il Dharma.
Oggi quei libri vanno a ruba dai veri aspiranti della scienza sacra. Tra tanti maestri genuini e non,che hanno esposto la magia in libri in svariati argomenti,pochissimi intuiscono la via invisibilmente indicata e la fanno loro magari anche a loro insaputa. C’è chi ha capito tra la tanta zizzania dell’argomento esoterico l’Essenza dell’Iniziazione.

L’essenza dell’iniziazione: cos’è l’essenza dell’iniziazione?

Per essenza si intende,la sua natura,ma di più il suo contenuto,la sua anima,il suo ente magico di sapere che deve essere percepito e captato a livello di supercoscienza,o se vogliamo di anima;non di intelletto. Perché l’intuizione che è una facoltà paranormale delle nostre qualità,è un segno di rivelazione dell’Esser Intimo che vuole attraverso la comunicazione interiore indicarci la sua volontà d’essere oltre il nostro irreale non essere.

L’essenza dell’iniziazione è l’iniziato stesso,la sua anima magica,il quantum di realizzazione che ha raggiunto,perché ogni iniziazione è un marchio spirituale che ha peso numero e misura secondo l’atto dell’iniziato che l’ha messo in moto. Volendo parlare di colori diremmo che essa ha un colore dipendente dal come l’ha colorato il suo proprietario,o meglio un vestito secondo il modo di vestire dell’iniziato. Alla fine essa interiormente rispecchia il quantum di essenza magica dell’operatore stesso. Ma oltre a ciò,l’essenza dell’iniziazione pur afferrata in modo diverso da tanti,essa è unica e assoluta per tutti,cioè la morte e la rinascita di uno stato all’altro di una determinata sostanza o composto. Questa trasformazione infine richiede se è una effettiva iniziazione che;lo stesso Io quello dell’essenza Reale metta in moto la macchina che lo collega alla sua immagine riflessa attraverso fili sottili che formano la centrale occulta della sua sostanza mercuriale e sulfurea che sono come doni in senso cristiano,ma che in realtà sono le facoltà latenti cui l’Essere trasmette in archetipi o forze eoniche e tenta di comunicare il suo atto di volontà. È il vero Io che vuole non sopraffare il falso io,ma prendere coscienza nella sua sede,che reclama già sua sede avanti prima che il falso lo ha preceduto.
Il succo di tutto l’iniziazione consiste in un giusto modo di dare libertà al se interiore di rivelarsi come realtà. Questo giusto modo lo si da dando la possibilità attraverso quel mezzo che noi conosciamo come scienza iniziatica,la via.

Ora questo mezzo non è tanto il sapere di tutto l’argomento,ma il saper ascoltare la voce dell’intimo maestro,trasformare questo vocabolario di simbologia archetipale nascosta negli archetipi dei simboli della materia di studio:l’alchimia. Quindi non è tanto la conoscenza del simbolo del fuoco,del triangolo o del mercurio e di tutta la filosofia ad essa annessa,ma capire che il triangolo simbolico o disegno è una trascrizione dovuta,di un fenomeno intimo, ad una forza archetipale eonica e demiurgica del nostro Reale Intimo Essere che ci sta dicendo,ci sta insegnando al di la della ragione: ma nella percezione,come agire per spogliarci degli elementi metallici che ossidano la nostra natura. Il simbolo è un archetipo,come un segnale stradale che non va solo conosciuto teoricamente per essere promossi a scuola guida,ma è un atto pratico dovuto all’evento di vita . Se il segnale indica di svoltare a destra bisogna svoltare a destra. Ora se tutto l’insegnamento intuitivo che si riceve dall’alto racchiuso nel simbolo del fuoco indica che dobbiamo accenderlo ,praticamente noi dobbiamo accenderlo,altrimenti come a scuola guida si viene bocciati.

Ora l’essenza e il contenuto iniziatico è il mezzo per accenderlo, il mezzo cos’è? Se abbiamo detto che l’essenza è la natura dell’Essere che anima l’iniziato, il mezzo sono le facoltà ottenute dopo aver pulito e purificato le opere dell’inganno virtuale che hanno coperto il vero Io. Quindi abbiamo come essenza non solo il disegno schematico del procedimento di iniziazione di cambiamento,ma allo stesso tempo abbiamo anche la quantità di forza che è l’anima dell’iniziando che opera ai fini della trasformazione dell’opera. È la diretta esperienza che facciamo di quella simbologia,cioè attuare nell’intimo la trasformazione ,il cambiamento,la magia attraverso sostituzione di gradi di coscienza. Elementarmente possiamo dire che l’essenza è quella collaborazione di forze sottile della componente umana. Cioè il risultato di processi purificazione,lavaggi,sublimazioni degli stati di coscienza alla cui fine il composto è un fuso di vari elementi che si riconoscono in una sola volontà,un solo pensiero,una sola mente dotati di una sola coscienza.

Quindi per quanti mi hanno seguito fino adesso,diciamo che l’essenza dell’iniziazione non è la descrizione dell’opera alchemica o ermetica,ma il cuore stesso dell’iniziando che accende il suo fuoco,il suo fornello e attraverso il suo vaso compie ed elabora in questo i processi di trasformazione degli stati di coscienza fino ad ottenere una sola visione,una sola Luce,quella della sua consapevolezza che è rinascita nel mondo della luce o nella Coscienza di Luce della Mente dell’Assoluto. L’essenza dell’iniziazione è l’amor proprio tra le sue compagini spirituali il cui rapporto genera la sua nascita. La stessa operazione interiore è il quid,forza,quantità d’energia,la sua anima che prende vita nel rinato. L’essenza dell’iniziazione è l’amore e il rispetto che ha di se stesso una coscienza desta verso la sua completa costituzione interiore e verso il Reale se stesso e nell’impegno preso e dovuto per farlo trionfare ed avere una presa di coscienza sulla natura inferiore. Questo atto determina allo stesso tempo l’azione magica dell’iniziando………….

L’essenza iniziatica è conosciuta dall’operatore con l’evidenza diretta. Se un iniziando non si limita solo a leggere,ma si da a ciò che è necessario per cominciare a mutare iniziaticamente la propria coscienza,gli accadrà che ,dinanzi ad espressioni simboliche tradizionali raccontate da sempre nei libri,egli veda immediatamente che il loro senso è questo,e non può essere che questo. Le parole ,i segni da quel momento parleranno con una lingua,che non lascia dubbi possibili.

Rileggendo e rileggendo accadrà che senza dovuta razionalità,il testo e la simbologia come d’incanto illuminano sull’argomento con una descrizione che non ha nulla in comune col linguaggio umano,perché essa è una rivelazione archetipale dell’essere intimo. Un sapere innato sempre velato nel linguaggio dei simboli che aspetta la rilettura all’inverso secondo la realtà dell’essere interiore. È simile al caso che se io ti dono un libro chiuso pur contenendo una storia tu non la conosci se non apri il libro. Ma una volta aperto il libro bisogna saperlo leggere,e leggerlo vuol dire poi conoscere. Ma il saper leggere lo richiede prima che tu apri il libro,nel senso che bisogna prima avere una certa dimestichezza di rapporto e di colloquio col proprio essere interiore,e ciò richiede una fase iniziatica di preparazione purificatoria per arrivare a questo punto. Quando la coscienza è rinata,allora si iniziaerà a conoscere ciò che è velato nei simboli.

Per questo mistero o sconosciuto atto di preparazione dell’iniziando,e per tutti coloro che non hanno attraversato le acque e varcata l’altra sponda,il simbolismo alchemico resterà sempre chiuso: ermetico.
Gli autori dei libri alchemici sono concordi nel dichiarare l’impenetrabilità della loro scienza,quasi come se i libri fossero scritti soltanto per loro stessi,risultando intelligibili unicamente per coloro che da Dio o da un Maestro abbiano ricevuta l’illuminazione. Nicolas Flamel spiegando le figure simboliche del Cimitero degli Innocenti ,dice: “ i filosofi non hanno scritto le loro concezioni che per quelli che sapevano già i principi ,i quali non si trovano mai in un nessun libro,perché li lasciano a Dio,che solo li rivela a chi gli piace,o li fa insegnare per voce di un maestro per tradizione cabalistica,ossia orale.” Sapienza di principi,peraltro il cui segreto è una trasformazione di coscienza,e la cui via ,è essenzialmente la pratica.
Ci ritroviamo di fronte ancora l’essenza dell’iniziazione che per l’appunto è la pratica,ma non la pratica letterale,ma quella di Dio Interiore o Maestro interiore che detta la guida,solo dopo che abbiamo imparato a leggere ed a interpretare la voce intima che detta l’istruzione. Nelle opere degli alchimisti è indicata una certa via e prescritte certe regole,di cui solo un Saggio o rinato che ha visto la Luce può capire e iniziare ad agire per giungere allo scopo che si propongono. Gli spetti o gli errori di concepire l’arte simbolica li possiamo descrivere in questo modo.
Il primo errore è ridurre tutta l’interpretazione simbolica in chiave razionale e non spirituale dell’intuito archetipico.,ossia delle facoltà che possiamo chiamarle paranormali. L’errore consiste nel ragionare col lobo sinistro dal momento che la comunicazione con il lobo destro è chiusa,ecco perché ci si richiede innanzitutto lo sviluppo delle facoltà animiche o doni dello spirito santo attraverso la prima fase iniziatica del Nigredo o ottenimento della Materia Prima dalla materia grezza.

La razionalità porta a ad esprimersi per concetti(logica inferiore sinistra). Viceversa la conoscenza esoterica richiede l’intervento della visione dello spirito intuitivo e non del pensiero razionale di cui l’uomo è abituato. Per questo l’arte ermetica è l’arte del silenzio,perché si apprende con lo spirito e non con la parola(razionalità logica discorsiva). La stessa vita iniziativa,presa come figura di un ente spirituale,di coscienza diventa una corrente o scuola di auto-addestramento non più verso il razio-logico,ma verso la figura simbolica del silenzioso spirito interiore. È una continua meditazione ed esercitazione verso l’arte del silenzio ermetico.

L’essenza del simbolismo alchemico non offre presa alla ragione:se la comprensione deve avvenire, è necessario che entrino in azione altre facoltà. Facoltà alle quali in una certa misura è proprio un intelligere che è simultaneamente un vedere ed un “ realizzare “. Se non si elimina il modo razionale,di interpretare la simbologia ,e riportare tutto sul tavolo del razionale discorsivo, è certo che nulla potrà venire dal tesoro nascosto della sapienza esoterica racchiusa nel nostro vaso dell’intuito,della visione e dell’operazione. Quest’ultima via preserva il simbolismo,con cui è stata sempre rivestita tale sapienza,ne preserva dunque la purezza e,allo stesso tempo garantisce anche la libertà dell’individuo. Ma qui libertà non è quella intesa adesso come democrazia,ma libertà dell’essere interiore,della coscienza dalla natura razionale esteriore.

Questa è l’essenza iniziatica,che come il simbolo va compreso nel suo aspetto intimo e personale.

Fine Seconda parte


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